Rinnoviamo il patto comunitario
Possiamo definire il Patto Comunitario come la nostra carta d’identità, sia per chi è adulto scout ma soprattutto per chi vuole conoscere il Masci. Infatti noi vorremmo che il Patto comunitario fosse capace di parlare anche a chi nel Masci non c’è ancora, a chi potrebbe avere interesse o curiosità per lo scautismo adulto.
Inizia così un percorso di rinnovamento che vede coinvolte tutte le comunità e le regioni per il prossimo futuro
Lettera ai Magister
Carissima/o, intanto buon lavoro e buon campo estivo di comunità, forse stai proprio partendo per questo. Dopo l’Assemblea di Lucca tutti noi abbiamo continuato il cammino. Le 4 piste del programma per il futuro sono in continuità con quelle degli anni precedenti e pertanto penso che ogni comunità sta certamente lavorando su qualcosa che può riferirsi ad esse (la sostenibilità ambientale e i nuovi stili di vita, l’etica nella politica e la responsabilità civica, relazioni feconde capaci di essere generative, essere adulti in una Chiesa sinodale). Ma dall’Assemblea, oltre a questi orizzonti per il nostro agire, è anche emersa la necessità di rendere il nostro Movimento sempre più rispondente ai cambiamenti del nostro tempo. Noi tutti vogliamo guardare al futuro ed essere attrattivi per le donne e gli uomini di oggi perché testimoni credibili di ciò che “portiamo”. Per questo è stato adeguato lo Statuto e per questo sta iniziando il cammino per “attualizzare” il nostro Patto Comunitario. Non vogliamo fermare tutto per “guardarci l’ombelico”, ma crediamo che, durante il cammino che abitualmente facciamo nelle nostre comunità, possiamo prestare un poco di attenzione anche a questo aspetto, che riguarda proprio l’identità del Masci. Il Patto che adesso abbiamo è stato scritto nel 2000, oltre vent’anni fa: un altro mondo! Prima di questo c’erano stati altri due Patti (il primo nel 1972, il secondo nel 1986) e tutti indicavano tra gli obiettivi quello di aggiornare periodicamente questa importante carta, che possiamo definire la nostra carta d’identità, sia per chi è adulto scout ma soprattutto per chi vuole conoscere il Masci. Infatti noi vorremmo che il Patto comunitario fosse capace di parlare anche a chi nel Masci non c’è ancora, a chi potrebbe avere interesse o curiosità per lo scautismo adulto. Il nostro Statuto ha inserito, per la prima volta, un articolo sul Patto Comunitario, che riprendo volentieri perché indica il cammino che vogliamo proporre: «Il M.A.S.C.I. adotta il Patto Comunitario che esplicita i valori dello scautismo, la pedagogia e la proposta educativa scout per adulti, che rappresenta la sintesi delle riflessioni e delle esperienze maturate durante la sua storia e che vuole unire tutti gli Adulti Scout e tutte le Comunità in un unico sentire all’interno del Movimento.» Proprio per vivere questo comune sentire proponiamo oggi a tutte le Comunità un semplice percorso. Allegata a questa mia troverai due documenti preparati dal Consiglio Nazionale: una griglia e una raccolta di schede. La griglia è composta di tre colonne: la prima richiama i titoli e rimanda al contenuto dei capitoli dell’attuale Patto comunitario; la seconda offre alcune domande di riflessione o proposte di lavoro; la terza rinvia alle schede di approfondimento contenute nel secondo documento.
Ogni Comunità è invitata a lavorare nei prossimi mesi sulla seconda colonna, scegliendo di rispondere e/o di elaborare un proprio contributo su una o più domande/proposte di lavoro, a seconda dell’interesse e delle competenze della comunità stessa. Se si vuole approfondire il tema considerato si possono utilizzare le schede ad esso relative, che offrono spunti più articolati e aggiornati per ciascun tema. Un secondo passaggio sarà svolto nel prossimo anno sociale in ogni Consiglio regionale, secondo le modalità adottate da ciascuna regione, dove si confronteranno le diverse risposte alle domande e i contributi elaborati dalle comunità, cercando di raccoglierli in modo ordinato. I contributi regionali arriveranno poi al Consiglio Nazionale, che avvierà sulla base delle indicazioni in essi contenute il lavoro di revisione ed aggiornamento del Patto comunitario, con il preciso impegno di aggiornare il Movimento sugli sviluppi in itinere di questo lavoro e di coinvolgere nuovamente le Comunità nella valutazione di eventuali proposte. Pertanto ci sentiremo di nuovo fra qualche mese. Spero di non aver creato troppa confusione e auspico anche che tutto ciò non sembri “un lavoro in più” ma l’invito a compiere un cammino insieme, perché il Patto è la nostra fotografia di Famiglia ed è bello, oltre che necessario, essere tutti dentro!
A presto e buon Cammino
Massimiliano
Genova, 27 giugno 2023